martedì 12 ottobre 2010

Passeggiando con Gino per la Lecce sparita

Passeggiando con Gino per la Lecce sparita

Una lunga passeggiata con Gino Ingrosso per le vie di Lecce mi ha fatto meglio comprendere il significato della musica folk e del rapporto che lega Gino a Lecce ed ai leccesi.
“La canzone popolare -afferma- è l’espressione più naturale dell’animo umano e, quindi, la canzone leccese altro non è se non l’espressione più genuina della salentinità. Il successo di una canzone, in generale, è dovuto al fatto che questa altro non è se non una pagina di poesia in musica”. 
È vero, una poesia in musica; ma perché utilizzare il dialetto?
“La canzone popolare, in vernacolo in particolare, è ancora più ‘sentita’ di quella in lingua perché più diretta e spontanea. Molto spesso si fa portavoce di istanze del popolo, dando voce alla gente ed alle sue idee... i canti contadini dovrebbero rimanere sempre tali. I processi di inurbamento di quella musica sono avvenuti per il tramite di piccoli gruppi di paese che, incidendoli, li hanno ripresi negli anni”.
Alla mia domanda di come avesse scoperto la pizzica, Gino ricorda “quando, nel 1987, dopo un lungo periodo di oblìo, andai a ripescare, con Pierpaolo De Giorgi e i Tamburellisti di Torre Paduli la pizzica pizzica. La prima domanda che mi posi -aggiunge- fu il chiedermi perché la musica delle campagne fosse stata dimenticata.
La risposta la trovai nella sua staticità musicale: la pizzica pizzica, infatti, consisteva in quattro o otto battute ripetute all’infinito; fu così che decisi di inventarmi degli spazi, degli intermezzi musicali originali da riempire con musiche nuove.
Poi decisi di ‘ambientare’ le canzoni con suoni, rumori lontani che potessero richiamare subito alla mente dell’ascoltatore le notti dell’estate salentina.
Con Pierpaolo De Giorgi ho lavorato su questi brani per ben due anni.
Poi, con l’aiuto di Amedeo De Rosa, un artista del tamburello, siamo andati in sala di incisione, nacque così, nel 1989, Fantastica pizzica”.
E fu subito successo, un grande successo. Le intuizioni di Gino si dimostrarono giuste.
“Mi fa immenso piacere ascoltare i brani contamporanei di pizzica e risentire, a distanza di tanti anni, le stesse sonorità di quell’album”.
Ma Gino ha anche riscoperto Tito Schipa...
“Si, è vero, sono stato diverse volte ospite della terza rete nazionale e ho scritto ed interpretato le musiche per un programma televisivo ‘Cavalcata Salentina’, diviso in due parti dedicate, la prima, a Tito Schipa e, la seconda, alla musica contemporanea. Al programma parteciparono anche Cesare Monte ed Andrea Gigante”.
Poi sono arrivati gli studiosi, le contaminazioni, i paragoni, le condanne e, ogni tanto, le assoluzioni.
Ma questa è un’altra storia.

2 commenti:

  1. Salve, per favore mi aiuti, ho già chiesto a tutti ed è impossibile trovare musica di Gino Ingrosso. Tengo molto a questo cantante e sono alla ricerca delle sue cassette anni '80. Sono anche capace di rendere le canzoni a CD. Sono disposto a scambiare, ho degli album dei suoi piu recenti.
    Grazie

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  2. Giorgio, scrivimi alla mia mail:federico_capone@hotmail.it, vedo di metterti in contatto con i famigliari

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