martedì 19 giugno 2012

Girolamo Mercuriale, "Intorno alla tarantola"



Intorno alla tarantola*

Tra i falangi e i ragni se ne annoverano alcuni altri che, volgarmente, sono chiamati tarantole e sono esclusivi dellItalia e, soprattutto, della Puglia, per cui si può dedurre che Plinio sbagliò quando scrisse che sono una schiera straniera allItalia, dal momento che non solo questo genere è peculiare ma, in verità, nelle regioni italiane ne nascono molti altri, come è confermato dallesperienza e dallautorevolezza di molti scrittori. Questo animale produce molti sintomi sorprendenti simili a quelli degli scorpioni e dei ragni. Si dice, in verità, che ne provoca uno singolare: quando morde (punge) uno, quello è solito rimanere sempre nello stato e nel modo di fare in cui è stato punto finché il veleno non è stato espulso dal corpo, così che se punge qualcuno che cammina, quello camminerà sempre, se sta saltando [ballando] sempre balla, se sta ridendo sempre ride; io non sono in grado di affermare se ciò sia vero o meno, ma quelli che si sono trovati in Puglia, lo danno per certo; e talvolta io ho visto qualcuno che saltava di continuo, e diceva che era stato morso dalla tarantola, ma appena veniva preso dal capo e legato con funi, veniva curato. Tuttavia, per il resto affermano che contro il morso della tarantola può fare molto la musica, ma i rimedi per questo veleno sono da ricercarsi dagli abitanti della Puglia. E questo è la fine della trattazione specifica sui veleni che vengono iniettati dagli animali.


* rielaborazione di Federico Capone





vedi anche: http://issuu.com/sataterra/docs/diversatilitarantismo