giovedì 28 ottobre 2010

Breve bibliografia, incompleta


Bibliografia commentata

Aa Vv, Catalogo della Notte della Taranta edizione 2006, 2006.
Testimonianza del concertone di Melpignano edizione 2006. Oltre a palesi svarioni, c’è la filologicamente imperfetta riproposizione di alcuni canti salentini.

Aa Vv., I colori della terra. Canti e racconti di un musicista popolare, con prefazione di Roberto Portelli, a cura di Roberto Raheli, Vincenzo Santoro, Sergio Torsello, Lecce 2003.
Intervista ad uno dei veterani della musica popolare salentina. Utile a far comprendere quanto fossero presenti, nei tempi passati, la pizzica e la tarantella nei repertori popolari.

Aa. Vv., La musica nella Japigia di Aristosseno, Lecce 2009.
Catalogo fondamentale per quanto riguarda l’iconografia musicale in Puglia e nel Salento.

Bosio Gianni, Longhini Clara, 1968. Una ricerca in Salento. Suoni, grida, canti, rumori, storie immagini, Calimera 2006.
Un reportage di grande spessore sul Salento degli anni Sessanta.

Carluccio Gianni, Tito Schipa. Un leccese nel mondo (con prefazione di Tito Schipa Jr.), San Cesario, 2008.
In questo volume Gianni Carluccio traccia, in maniera essenziale, la vita del grande tenore leccese. Sono presenti riferimenti puntuali e specifici e non poteva essere altrimenti poiché che l’Autore è il responsabile dell’Archivio Tito Schipa.

Chiriatti Luigi, Morso d’amore. Viaggio nel tarantismo salentino, Lecce-Calimera 2007.
È il più importante libro sul tarantismo salentino dopo la Terra del rimorso di Ernesto de Martino. Un libro fondamentale per chi studia tale fenomeno, anche perché ne fornisce una nuova lettura.

Corallo Menotti, Canzuni Nosce: sona maestru, Lecce 1938.
Raccolta di componimenti popolari d’autore, fra questi Ci tene turnisi e, soprattutto, Arcu te Pratu, l’inno alla leccesità.

D’Andrea Renzo, Tito Schipa nella vita, nell’arte, nel suo tempo, Fasano, 1980
D’Andrea Renzo, Vita musicale a Lecce e nel Salento dal III° secolo a. C. ai giorni nostri : con schedario biografico degli artisti, cantanti e musicisti piu noti: foto inedite della città distrutta, Fasano 1985.
Ambedue questi volumi sono autorevoli testimonianze storiche sulla canzone salentina. Imprescindibili per chi conduce una ricerca sulla canzone dialettale d’autore, ma anche per chi si occupa, più in generale, di tradizioni popolari. Di non facile reperibilità.

De Simone Roberto, Disordinata Storia Della Canzone Napoletana, Napoli 1994.
Roberto De Simone è compositore, etnomusicologo, regista ma è soprattutto un artista della ricerca. Isuoi scritti non sono mai banali e spesso, pur nella loro completezza, sono spunto di nuove riflessioni. Qualcuno si chiederà cosa c’azzecca una storia, perdippiù disordinata, della canzone napoletana con la musica leccese. Di primo acchito poco, ma leggendo questo libro risalta subito agli occhi del lettore quanto queste due storie, così lontane, alla fine risultino essere figlie di una dinamica storica comune: quella meridionale.

Durante Daniele, Spartito. E io resto qui. Storie e canzoni della musica popolare salentina, Lecce 2005.
Daniele Durante racconta il suo modo di intendere la pizzica e la canzone leccese. Non è cosa da poco, considerato che ha contribuito in maniera non indifferente alla nascita del folk revival degli anni Settanta.

Fumarola Piero e Georges Lapassade (a c. di), Inchiesta sull’Hip Hop, Lecce 1992.
Uno dei primi saggi sull’hip hop reggae italiano e sicuramente il primo sulla scena salentina. Un documento storico che non necessita di essere commentato. Fondamentale.

Imbriani Eugenio, Nel paese delle livree. Folklore in frammenti, Lecce 1990.
Una raccolta di saggi di antropologia culturale scritti dall’Autore.

Manfredi Tommaso, Dai Caraibi al Salento. Nascita evoluzione e identità del Reggae in Puglia, Lecce 2007.
Libro che traccia la storia del reggae in Puglia. Fondamentali le interviste ai protagonisti.

Mina Gabriele – Torsello Sergio, La tela infinita. Bibliografia degli studi sul tarantismo mediterraneo 1945-2004, Nardò 2005.
Come recita il sottotitolo è una bibliografia degli studi del tarantismo mediterraneo dal ‘45 al 2004. Importante e notevole lo sforzo degli autori, tuttavia l’opera è stata sopravvalutata. I saggi introduttivi appaiono scontati in molti passaggi.

Nacci Anna, Neotarantismo, Viterbo 2005.
Una raccolta di saggi, interviste ai protagonisti e interventi che danno complessivamente un quadro di ciò che potrebbe essere il neotarantismo. Il taglio è sociologico e antropologico.

Nocera Maurizio, Il morso del ragno. Alle origini del tarantismo, Lecce 2005.
Uno scritto per specialisti e neofiti, interviste e saggi che offrono moltissimi spunti di riflessione.

Opera nazionale dopolavoro di Gallipoli, Canti folcloristici: versi e nenie originali ed originari dei secoli scorsi, tradizionali fra i pescatori di Gallipoli, tramandati di generazione in generazione ... : eseguiti nel costume tradizionale dei pescatori gallipolini alla 2a Mostra del mare nella 5a Fiera del Levante, 6-21 settembre 1934, in occasione del Convegno nazionale della pesca meccanica, Gallipoli 1934.
Libretto di importanza non quantificabile. Considerato minore dagli intellettuali indigeni, senza capirne il perché, riporta i testi di 11 canti popolari in dialetto gallipolino con relative trascrizioni musicali. Se questo è poco!

Opera nazionale dopolavoro, Prima sagra della canzone leccese: 24-26 agosto 13 EF [per canto e pianoforte], Opera nazionale dopolavoro provinciale di terra d’Otranto), Lecce 1935.
Opera nazionale dopolavoro, Seconda sagra della canzone leccese: feste patronali 1936, Lecce 1936.
Due testimonianze sulla canzone dialettale d’autore leccese.

Poidimani Nicoletta, intervista a Georges Lapassade apparsa su “La Balena Bianca - I fantasmi della società contemporanea”, Anno III, N. 6 (gennaio 1993), pp. 47-61.
Questa intervista, reperibile fra l’altro anche su Internet, è la dimostrazione palese di come i discorsi di Fumarola e Lapassade sul rapporto fra hh reggae e tarantismo siano stati fin troppo spesso interpretati male.

Quarta Silvia, Il tarantismo:dal “rimorso all’identità salentina, Tesi di laurea.
È una lettura nuova di un fenomeno, quello del tarantismo che, a mio avviso, almeno per quanto riguarda l'espressione contemporanea è fin troppo sopravvalutato

Ross Janet, The land of Manfred, Londra 1889 (ris. La Puglia nell’800, Capone Editore).
È il diario di una viaggiatrice inglese, importante testimonianza dei tempi che furono. Ci sono alcuni spartiti musicali.

Nessun commento:

Posta un commento