mercoledì 3 novembre 2010

Salvatore Toma, il principale esponente dell’avanguardia poetica salentina



Il principale esponente
dell’avanguardia poetica salentina

Salvatore Toma:

due fiabe
Da “Ancóra un anno”
con prefazione di Maurizio Nocera e DonatoValli




Biografia (dalla quarta di copertina del libro): Salvatore Toma è nato a Maglie l'11-12 maggio 1951 e qui è morto nell'agosto del 1968 in seguito a una colluttazione d'amore. Ma non erano passate che poche ore dal suo disastroso decesso, che il cielo lo rispedì sulla terra per mancanza di prove. Ora vive su una enorme quercia, si nutre di beffe e raramente guarda a terra. Ma più che per le sue divine poesie, Salvatore Toma è famoso per la sua acrobatica precisione nel beccare il vasino, abilità maturata col fatto che non volendo scendere mai più dall'albero, i monellacci del luogo glielo spostavano, divertendosi a vedere come se la cavava. Ed è appunto per questo incalcolabile virtuosismo che nel 1993 ha vinto il premio Nobel. Si narra che in quell'occasione, unanimemente richiesto di esibirsi, i giudici scappassero in tutte le direzione come pazzi inferociti, ma furono da lui tutti puntualmente beccati anche a distanze mostruose. In questi ultimi tempi gli è presa la fissazione dei fumetti, ma guai a portarglieli via perché sbraita come una bestia! quei maledetti monellacci, ora che lo scherzo del vasino non funziona più, gli hanno messo in testa che i fumetti sono dei meravigliosi dolcetti che si fanno in provincia di Rovigo. Poveri poeti.
Scherzi a parte, Salvatore Toma è un tipo decente, presentabile, un po' volutamente folle, ma in definitiva un buono. È sposato con una cara moglie-madre, piovutagli dal cielo (senza colluttazione... perciò è sfortunato al gioco) e ha due strepitosi bambini che gli fanno da papà e gli stanno sempre appresso, perché se lo perdono d'occhio un istante, ma solo un istante, lo si ritrova subito su quella maledetta querciaccia... Capito ora?



FIABA ALLA SVELTA

Cominciava il processo
pur senza testimoni.
L'accusa era grave:
in un raptus improvviso
di lussuria e di potere
aveva toccato il sedere
alla figlia del droghiere.
— Non è colpa mia lo giuro
mi pareva un diamante! —
spiegò
e la figlia del droghiere
per questa cosa qui
s'innamorò.
Ma un così improvviso amore
la legge non lo intese
non lo pretese.
Fece il suo corso
e lo condannò.
La figlia del droghiere
si ammazzò.


31.10.79

***
***

FIABA LOGICA

C'era una volta una ragazza
che si chiamava Cenerentola
e andava raccontando
che oggigiorno per sposarsi
non occorreva denaro e corredo
e tanto meno innamorarsi:
bastava perdere una scarpa!
Maria la volle imitare
e di scarpe ne perse una
(lo fece apposta)
ne perse due tre quattro cento
mille paia
ma di maschi nemmeno l'ombra!
così pensò
di essere stata imbrogliata
presa in giro
e non uscì più di casa
perché in paese di lei si rideva.
Ma Cenerentola diceva la verità
... se solo fosse stata capita!
Cara Maria
se solo ti fossi adeguata ai tempi
e fatto meno domande cretine!
se invece di perdere le scarpe
avessi perso le mutande...


31.10.79

Biografia (da wikipedia): Salvatore Toma (Maglie, 11 maggio 195117 marzo 1987) è stato un poeta italiano, tra i maggiori lirici salentini e pugliesi. Ha fatto parte dei cosiddetti "poeti maledetti salentini", quali Antonio Verri e Claudia Ruggeri.

Detto anche Totò Franz, nacque a Maglie, in provincia di Lecce, in una famiglia di fiorai. Frequentò il liceo classico, ma non volle proseguire gli studi, anche se da solo continuò a studiare intensamente i poeti che amava. In vita pubblicò sei raccolte di poesie, dal 1970 al 1983: Poesie, Ad esempio una vacanza, Poesie scelte, Un anno in sospeso, Ancora un anno e Forse ci siamo. Alcuni hanno attribuito la sua morte, avvenuta alla prematura età di 35 anni, ad un suicidio, sebbene l'ipotesi più credibile sia che egli si sia lasciato morire per abuso di alcolici.
La sua fama è stata accresciuta a livello nazionale dalla pubblicazione della raccolta di poesie Canzoniere della Morte (Einaudi, 1999), a cura della filologa Maria Corti. Le tematiche più ricorrenti della sua poesia sono la morte, il suicidio e l'amore. Il volume Ancora un anno, edito da Capone nel 1981, contiene molti dei testi raccolti dalla Maria Corti.

Nel 2005 Elio Scarciglia ha realizzato un documentario filmato su Salvatore Toma, fatto di testimonianze e intitolato Il bosco delle parole.
ANEDDOTI: Un giorno decise di scrivere su un muro la frase di Quasimodo, "Ognuno sta solo sul cuor della terra..". Nessuno completò la frase nel giro di un mese. Al che decise di completarla egli stesso: "...trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera."

1 commento:

  1. Wikipedia dice una cosa in maniera inesatta:

    "Il volume Ancora un anno, edito da Capone nel 1981, contiene molti dei testi raccolti dalla Maria Corti".

    E' chiaro che è il contrario...

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