Federico Capone, Viaggio Nel Salento Magico, Capone Editore 2013, pp. 144, Euro 10,00
Secondo volume della collana “La Terra e Le Storie” diretta da Antonio
Errico e Maurizio Nocera, “Viaggio Nel Salento Magico” di Federico
Capone, offre un peculiare affresco delle tradizioni della Terra
D’Otranto, un sapere ancestrale arricchitosi nei secoli dal passaggio di
genti e culture differenti e conservatosi, quasi intatto nell’epoca
moderna, quando da cuore dei traffici del Mediterraneo si ritrovò ad
essere la periferia dell’Italia. Così tra folletti, streghe, fate,
orchi, sirene, e tarante, veniamo letteralmente condotti in un viaggio
nel tempo alla riscoperta di fatti di vita quotidiana, usi, costumi e
superstizioni che compongono l’immenso mosaico della ricca tradizione
popolare del Salento. Si ricompone così il racconto di quella “Terra Del
Rimorso” descritta magistralmente da Ernesto de Martino, e non è un
caso che larga parte del libro sia riservato al fenomeno del tarantismo,
analizzato però in modo differente ovvero presentando un florilegio
antologico, che raccoglie testimonianze e documenti preziosissimi che
spaziano dal II secolo a. C., con le “Metamorfosi” di Nicandro di
Colofone in cui si narra della battaglia a passi di danza combattuta fra
le ninfe Epimelidi e i giovani pastori messapi, alle suggestive
narrazioni di Goffredo di Malaterra, Alberto di Aquisgrana e Girolamo
Mercuriale, in cui si scopre come il tarantismo fosse ben noto anche nel
medioevo, fino ad arrivare alla fine del XIX secolo con le leggende
raccolte da Giuseppe Morosi nella Grecìa Salentina, e con i documenti
dei pionieri dell’etnologia salentina ovvero Trifone Nutricati Briganti,
Giuseppe Gigli e Sigismondo Castromediano. Completano il testo
l’iconologia della Puglia di Cesare Ripa, i diari di viaggio di George
Berkeley, Antoine Laurent Castellan e Richard Keppel Craven, per
concludere con Girolamo Marciano da Leverano. “Viaggio nel Salento
Magico” è dunque un libro prezioso in quanto attraverso i documenti
raccolti da Federico Capone ci consente di scoprire dettagli, storie e
piccole leggende popolari che spesso sfuggono all’etnografia e
all’etnomusicologia ufficiale.
Salvatore Esposito
Link d'origine: Blogfoolk
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