Viaggio
nel Salento magico, di Federico Capone, con Prefazione
di Maurizio Nocera, secondo volume della collana diretta da Antonio Errico e
Maurizio Nocera “La terra e le storie”.
IL LIBRO
Il fascino della Terra d’Otranto sta nel suo sapere
ancestrale arricchitosi nei secoli, e per tutto il medioevo, grazie al
passaggio di genti e culture diverse, e conservatosi, poi, in epoca moderna,
quando, col cambiare delle rotte, da snodo centrale del Mediterraneo, l’antica
terra fra due mari, la Messapia appunto, divenne estrema periferia d’Italia.
Ma se quella ricca memoria rimaneva sconosciuta
al forestiero, purtuttavia si tramandava, quasi invariata, negli usi, nei
costumi e nelle superstizioni dei salentini, e questo fino ai giorni nostri.
Le testimonianze proposte nel libro risalgono ad epoche
veramente insospettabili, che vanno dal II secolo a. C., quando Nicandro di
Colofone narra nelle sue Metamorfosi della battaglia a passi di danza
combattuta fra le ninfe Epimelidi e i giovani pastori messapi, fino ad arrivare
alla fine del XIX secolo, con le leggende raccolte da Giuseppe Morosi
nella Grecìa Salentina, ma anche con le credenze, gli usi e le superstizioni
annotate dai pionieri dell’etnologia salentina: Trifone Nutricati Briganti, Giuseppe Gigli e Sigismondo
Castromediano.
Un ruolo centrale lo occupa il tarantismo, presentato al
pubblico più ampio con gli scritti essenziali di Goffredo di Malaterra, di
Alberto di Aquisgrana e di Girolamo Mercuriale, che documentano come in pieno
medioevo il fenomeno fosse conosciuto da Palermo a Sidone, nel lontano Libano.
E poi, ancora, ma qui siamo già in epoca moderna, l’Iconologia, relativa
alla Puglia, di Cesare Ripa e
alcuni stralci dei diari di viaggio di George Berkeley, Antoine Laurent
Castellan e Richard Keppel Craven, per concludere con Girolamo Marciano da
Leverano.
Viaggio nel Salento magico offre, pertanto, un quadro a tutto tondo di una Terra
d’Otranto che, pur cambiando nel corso dei secoli, ha saputo conservare
quell’arcaica tradizione che la caratterizza e affascina.
L’Autore
Federico
Capone, 1974, si occupa prevalentemente di musica e tradizioni di Terra
d’Otranto e sull’argomento ha pubblicato In Salento. Usi, costumi,
superstizioni (Capone Editore, 2003), Lecce che suona. Appunti di musica
salentina (Capone Editore, 2004), Hip hop reggae dance elettronica
(Stampa Alternativa, 2004), Sata Terra. Una breve storia della canzone
dialettale leccese da Tito Schipa ai tarantismi premeditati (2011,
scaricabile gratuitamente da Internet).
Ha
anche curato Cesare Monte e i Canti del Salento (Kurumuny, 2009) e
Giuseppe De Dominicis / Capitano Black, Pietru
Lau, Farfarina e Piripiernu (Capone Editore 2011).
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