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La raffigurazione richiama movimenti simili a quelli della pizzica pizzica.
Fra motivi floreali vi è una menade o baccante (1) che, mentre batte un tamburello, come si evince dai nastrini svolazzanti (2), danza con un satiro (3).
Il movimento della danzatrice è rivolto verso l'esterno (un movimento a balzelli, come raffigurato dai pallini presenti sul terreno), quasi a tentare di fuggire da chi tenta di toccarla con l'indice (4).
Il satiro è raffigurato con al fianco un tirso (5), un bastone sormontato da una pigna; due tralci di vite fanno da cornice alla scena.
La coda (6) è attributo che identifica il satiro. (fc)
(*) buona parte di questa interpretazione è del prof. Maurizio Nocera e si trova a pagina due di "Il morso del ragno", di Maurizio Nocera (Capone Editore)
(*) buona parte di questa interpretazione è del prof. Maurizio Nocera e si trova a pagina due di "Il morso del ragno", di Maurizio Nocera (Capone Editore)
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